VIKING FERMA L’AQUILA

Abbruciati e Zanella dicono no alla ventesima vittoria consecutiva degli abruzzesi

Viking Roma F.C.- GLS Floorball L’Aquila 1-1 (0-0;0-1;1-0)

Un ottimo Viking Roma battaglia alla pari contro la fortissima squadra de L’Aquila, in una partita avara di goal ma prodiga di emozioni.

E’ una serata da grandi occasioni, la serata del big match. Al palazzetto dello sport di Ciampino si respira aria da grande attesa per una sfida che deve tornare a regalare risultati positivi ai nostri dopo troppi anni di delusioni.

Zanella a segno

Il blasone degli avversari rende la partita inizialmente bloccata; le due squadre si studiano facendo girare la palla, ma mai tentando l’affondo. Il tempo di sciogliere le gambe e abbandonare qualsiasi tipo di timore ed ecco che improvvisamente la partita decolla. Si comincia ad assistere ad una vera partita di floorball, come poche se ne vedono nel campionato italiano: azioni belle e manovrate, scambi rapidi e precisi e conclusioni sventate da prodigiosi interventi dei portieri. In questa prima fase il protagonista assoluto è, infatti,  il portiere vikingo Abbruciati, vera e propria muraglia, che ferma qualsiasi cosa riesca a sorprendere i blocchi difensivi di Viking. Tirando le somme del primo tempo, terminato sullo 0-0, L’Aquila avrebbe meriato sicuramente di più, più abile e svelto nelle ripartenze, ma Viking è sempre stato in partita, non mollando mai e rimanendo solido in difesa, soffrendo però in fase offensiva.

Il secondo tempo si apre sulla falsa riga del primo. Permane la difficoltà di entrambe le squadre ad imporre il proprio gioco, ma è sempre la squadra ospite a portare le conclusioni più pericolose, nonostante l’attacco romano cominci a girare meglio. In uno dei pochi varchi lasciati dalla difesa aquilana, Murace riesce a trovare lo spazio per liberare un tiro molto forte che scheggia la traversa. Questo squillo ha l’effetto di destare ulteriormente gli aquilani che intensificano il loro gioco veloce e di sponda, alzano il pressing e costringono la squadra capitolina ad un affannoso tentativo di non concedere spazi. I nostri sono però costretti a capitolare a circa 4’ dalla fine del perioo, quando il loro capitano, liberatosi della stretta marcatura romana, si accentra e lascia partire una conclusione apparentemente innocua, ma fatalmente e sfortunatamente deviata da Farina, che inganna un Abbruciati altrimenti ben piazzato.

Al rientro negli spogliatoi l’atmosfera è un po’ mesta: nelle ultime due stagioni L’Aquila non ha mai perso, né pareggiato. La striscia di 19 vittorie consecutive in regular season e il gol di svantaggio sembrano essere un triste presagio di un epilogo già scritto, ma è anche vero che Viking sta affrontando tutte le partite di tutte le categorie, in questo inizio di stagione, con un piglio diverso, combattivo, aggressivo, mai domo. Coach Adragna e Capitan D’Anna suonano la carica: bisogna dare tutto adesso. Viking scende quindi in campo e la carica accumulata negli spogliatoi sembra essere efficace. Dopo 1’30” Zanella F. si invola in un’azione personale e, proteggendo la palla e procedendo a scatti, in modo tale da far perdere il tempo alla difesa avversaria, riesce a ritagliarsi lo spazio giusto per liberare quella che in un gergale tecnicismo verrebbe chiamata “bomba sotto il sette”. Esplode l’entusiasmo in panchina e sugli spalti; il tabù è sfatato: L’Aquila è recuperabile e, a questo punto, anche battibile. L’euforia determina una crescita di prestazione da parte dei nostri che vanno vicini al sorpasso prima con Di Già, che coglie una clamorosa traversa da ottima posizione, e poi con Salvagno, il cui tiro viene parato dall’ottimo portiere avversario. La spinta, poco a poco, però si affievolisce e il dispendio nervoso e fisico dei due tempi precedenti comincia a farsi sentire. I nostri rimangono a galla solo grazie ad un favoloso Abbruciati, che evita la rete a tutti i tiri dell’Aquila. Gli ultimi minuti di gioco sono un assedio aquilano e la partita termina su una tripla chance per gli ospiti, sventata dal sempre pronto Abbruciati.

Sorte lotta nello slot

Una partita ben gestita sotto tutti gli aspetti; il gioco a tre linee è ormai collaudato e permette di tenere alta la lucidità per tutti i 60 minuti, l’approccio difensivo è solido e il numero degli errori è in costante calo, buono il lavoro sui blocchi e la coordinazione di tutte le linee. L’impianto difensivo non ha permesso agli avversari di esprimere al meglio il loro gioco caratteristico, fatto di ottimi passaggi e inserimenti letali, costringendoli più volte ad affidarsi a passaggi alti per sfruttare la velocità e la tecnica sulle discese dei loro giocatori di punta (Placidi e Iezzi).

Non solo per il risultato, non solo per il gioco, Viking può gioire soprattutto per il cuore e la grinta messi in campo, componenti che lo scorso anno mancarono in campionato, quando le partite tirate andavano a sfociare quasi sempre in una bruciante sconfitta. Oggi invece i romani tengono la partita e anche quando sono sotto la recuperano. L’apogeo di crescita verrà raggiunto quando partite del genere termineranno con un +1 sul nostro tabellino. Per il momento ci gustiamo questi terribili giovani, le nuove leve che, siamo sicuri, ci faranno gioire parecchio negli anni a venire, non escludendo clamorosi exploit quest’anno.

Si ringrazia la squadra ospite, che ha permesso una partita spettacolare ed estremamente corretta, i nuovi arbitri, che hanno gestito la partita uniformemente e il nostro fedelissimo pubblico che non ha mai smesso di sotenere i Vikinghi.

Ai nostri adesso aspetta la trasferta di Milano, contro la squadra di casa e l’ostico Algund. Per quello che si è visto fino ad ora, non si esclude un bottino pieno.

FORZA VIKING!

F. Zanella

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